www.psibz.orgAggiornamentiRassegna StampaLo psicologo e i tagli alla sanità: dalla parte del cittadino

Lo psicologo e i tagli alla sanità: dalla parte del cittadino

Per il nuovo direttore generale dell'azienda sanitaria dell'Alto Adige, è necessario contrastare l'incremento dei costi, per ammortizzare i tagli alla sanità. Lo stesso afferma che dato il contenimento della spesa sanitaria prevista fino al 2020, sin d'ora bisognerà iniziare a pianificare gli obiettivi da raggiungere nell'anno 2016, in quanto l'Azienda nella sua totalità è responsabile dell'assistenza sanitaria alla popolazione. Come Ordine degli psicologi ci interroghiamo su come sia fattibile garantire una continuità e qualità di una completa prestazione sanitaria, visti gli importanti tagli alla sanità che inevitabilmente investiranno trasversalmente le varie categorie professionali operanti in ambito sanitario, tra cui quella dello psicologo, creando una grave deficienza nel contesto di un completo quadro clinico e terapeutico del paziente, non mettendo l'individuo ammalato al centro di un ampio sistema influenzato da diverse variabili, biologiche, psicologiche e sociali (Modello bio-psico-sociale). Lo stesso concetto di salute formulato nel 1948 dall'OMS, ribadisce che "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un'assenza di malattia o di infermità". Il SSN si è sempre fatto promotore della centralità dell'approccio globale alla persona malata (artt.4 e 14, Dlgs 502/92), introducendo il concetto di "Umanizzazione dell'assistenza", che ribadisce l'efficacia di un approccio interdisciplinare integrato. Approccio che rischia di venire a mancare grazie al blocco delle assunzioni, lasciando buchi nei posti vacanti, o peggio ancora che vedrà sostituzioni con figure non equipollenti. Per quanto concerne la problematica -costi- auspichiamo che gli stessi non vengano ridotti in una semplice forma orizzontale, bensì in una logica di attenta incidenza sulla salute del cittadino. La psicologia può essere considerata una risorsa in relazione agli obiettivi di salute proclamati da organismi internazionali, dal nostro Sistema sanitario e soprattutto dal Piano sanitario nazionale. Rispetto alle aree socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria l'intervento psicologico offre contributi rilevanti alla soddisfazione di bisogni sanitari della popolazione in sinergia con altre professionalità in servizi funzionali integrati. Se agli argomenti precedenti aggiungiamo che l'attività psicologica è per legge (L. 56/89) irriducibile a quella di altre professionalità e che lo psicologo appartiene all'area della dirigenza sanitaria (art. 15 del Dlgs 502/92 e successivi, compreso il Dlgs 229/99), ne consegue la necessità di valutare con attenzione simili tagli che inevitabilmente andranno ad inficiare la completa presa in carico del cittadino con conseguente visione non sempre conforme, di quello che è il vero ruolo dello psicologo.


Dr.ssa Francesca Zucali
Addetta Stampa per il Consiglio dell'Ordine degli Psicologi di Bolzano

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