Scuole di psicoterapia / Abilitazione all'esercizio della Psicoterapia

L'Articolo 3. sull'Esercizio dell'attività psicoterapeutica (legge nr. 56 del18. febbraio 1989) cita:
"1. L'esercizio dell'attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica."

Durante il percorso di formazione, lo/la specializzando/a può seguire pazienti in autonomia operativa solo sotto stretta supervisione di uno psicoterapeuta abilitato e solo nell’ambito della sede di tirocinio e del Suo percorso formativo. La psicoterapia resta atto riservato a chi ha l’annotazione “psicoterapeuta”, per cui non può presentarsi né operare come tale in modo indipendente.

Per evitare profili di responsabilità, devono sussistere:

• Convenzione Scuola–Azienda che preveda attività cliniche sotto responsabilità della tutor.

• Supervisione effettiva e tracciata (incontri periodici/validazioni).

•  Consenso informato specifico all’utente, con indicazione del Suo status e della tutor; rispetto privacy/anonimizzazione.

• Osservanza delle regole documentali (cartella, firme/controfirme ove previsto).

• Coperture assicurative attive (Azienda/Scuola e Sua RC per attività in formazione).

In tali condizioni l’attività rientra nel percorso di specializzazione e non comporta problemi legali; lo sarebbe solo se svolta senza supervisione, fuori dal tirocinio o con uso improprio del titolo.

La lista delle scuole di specializzazione riconosciute è reperibile sul sito del Ministero dell'Università e della ricerca: https://www.mur.gov.it/it